UGANDA

Tra natura e tribù

Ajokayo? Ajok!

Come va? Tutto bene! La semplicità di una terra immersa nella natura, la gioia di una popolazione ricca di tradizioni e semplicità, un ecosistema armonioso e incontaminato.

Benvenuti in Uganda!

DA NON PERDERE

Jinja

Le sorgenti del Nilo
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Jinja: La cittadina si sviluppa sulle rive del Nilo, per raggiungerla ci vanno circa 2h e 30 minuti di auto da Kampala, percorrendo l’unica strada asfaltata che congiunge la capitale alle sorgenti del fiume africano. Durante il tragitto attraverserete la Mabira Forest dove, sul ciglio della strada, potrete acquistare un casco di
banane squisitissime, alla modica cifra di 5000 scellini (1,70 €).
– Sorgenti del Nilo: Arrivati, prendete la classica imbarcazione usata dai pescatori e avventuratevi con il ranger del parco fluviale per la visita flora/faunistica dove potrete vedere varani, colibrì, aquile e molti altri animali e piante. Dopo circa 20 minuti di navigazione verrete lasciati su un isolotto nel centro del fiume, qui si trovano le sorgenti ufficiali del fiume più importante dell’Africa.
Per i più impavidi è possibile effettuare rafting con gommoni, ma occhio ai coccodrilli!

    • Durata consigliata: 2/3 h

  • Spostamenti: Jeep

  • Indispensabile l’utilizzo di un teleobiettivo per fotografare gli animali sulle rive e i numerosi volatili.

Sipi Falls

Cascate trigemini
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Sipi Falls: a circa 3 ore e mezza di macchina da Jinja (sempre su strada asfaltata) potete raggiungere la cittadina di Sipi e ammirare le fantastiche Sipi Falls, se siete stati così coraggiosi da affittare l’auto, raggiungere questo paradiso è molto semplice: si prende l’unica strada che da Entebbe va a Jinja e successivamente
seguire per Mbale. Arrivati in città consigliamo di effettuare rifornimento (costo circa 0,90 € al litro) dopodiché seguire direzione Sipi, non vi potete sbagliare poiché la strada si ‘’arrampica’’ sul promontorio del monti Elgon. In circa 50 minuti raggiungerete il villaggio posto a circa 1700 mt, ai bordi di quello
che un tempo doveva essere un maestoso vulcano. La popolazione di queste zone è molto cordiale e ospitale essi provengono dai mitici guerrieri Masai del Kenya.
Prima Cascata: la prima cascata è magnifica, avrete la sensazione di trovarvi in un libro fantastico, un luogo preistorico e molto suggestivo, per raggiungerla si percorrono circa 15 minuti di auto su strada asfaltata dal centro cittadino, dopodiché dopo poco più di 15 minuti di cammino arriverete ai piedi di un salto d’acqua di oltre 30 metri , il sentiero vi porterà sino ai fianchi del getto d’acqua dove il refrigerio è assicurato.
Seconda cascata: la seconda cascata, posta più a valle, è la meno suggestiva delle tre ma la più immersa nella foresta, potrete attraversare coltivazioni di Banane (Matoke) e caffè, fotografare camaleonti e fiori tropicali, infine, giunti alla meta, ammirare la cascata dal suo interno, infatti è l’unica delle tre in
cui si può tranquillamente sostare nello spazio che si crea tra il muro d’acqua e la parete rocciosa da cui si tuffa.
Terza Cascata: la terza cascata è la più bella in assoluto, è raffigurata anche sulle banconote da 10000 scellini ugandesi, compie un salto di circa 150 metri e si raggiunge dopo una camminata di circa 50 minuti, questa passeggiata vi permetterà di vedere le caverne degli ‘’antenati ‘’ e di percorrere il bordo del cratere da cui ‘’cade ‘’ la cascata, qui si possono scattare panoramiche su tutta la vallata davvero mozzafiato.

  • Visita del sito: mezza giornata

  • Spostamenti: Jeep e camminata

  • Dotatevi di scarponcini e preparatevi a “scarpinare” un po’.

Karamoja

Terra di antiche tribù
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Moroto è il capoluogo della regione più a Est dell’Uganda, che prende il nome di Karamoja. Finalmente lo possiamo dire: benvenuti nell’Africa selvaggia, povera di beni di consumo ma ricca di storia, cultura tribale e savane! Una delle regioni più povere del mondo dove gli abitanti (discendenti delle tribù guerriere Masai) mantengono ancora oggi le tradizioni che da millenni regolano la vita in questa enorme regione.
Sorgenti del monte Moroto: chi pensa che la Karamoja non abbia acqua 365 giorni all’anno si sbaglia, seguendo la strada che porta al monte Moroto (3000 mt) si parcheggia in prossimità della missione italiana. Lungo la strada, per capire la situazione sociale del luogo, è molto utile prestare attenzione alle cave di pietra marmo e oro che la costeggiano, qui bambini e adulti di ogni età lavorano sotto il sole con il sorriso perennemente stampato sulle guance. Lasciata l’auto, dopo circa un’ora di cammino, si arriva alle sorgenti d’acqua. Questo per noi è stato il battesimo africano, infatti abbiamo prima percorso in piena autonomia la savana con il suoi sausages tree e manghi con acaje africane sparse ovunque, e successivamente, una volta raggiunti i pendii siamo entrati nella foresta equatoriale con tanto di liane, alberi millenari e babbuini!!! La meta è una fiaba la fitta vegetazione si getta in un laghetto d’acqua alimentato da una parete rocciosa da cui esce la preziosissima acqua! Se durante la vostra passeggiata spunterà dal nulla qualche bambino non intimoritevi, questa è l’Africa!
Matheniko: a circa 25 minuti di auto dal centro città su strada non asfaltata, consigliamo di visitare una delle innumerevoli comunità Matheniko, gli abitanti delle pianure Karamajong, un mare di bambini sorridenti vi riempirà il cuore di gioia e, se siete fortunati, potrete essere ospiti del villaggio, visitare le loro Manyatte (case tipiche di fango e paglia), vedere le loro armi ed essere parte di qualche rito ancestrale presenziato dallo sciamano. Tutta la regione non è assolutamente turistica quindi vivrete un esperienza spontanea e reale, il consiglio è uno solo: trovare a Moroto un interprete che possa interagire con gli abitanti del posto, che utilizzano ancora un linguaggio primitivo.
Tepeth: sulle alture del circondario, sarete ospiti dei guerrieri Tepeth, o meglio ex guerrieri. Oggi quest’etnia africana che imperava la Karamoja è stata spinta sino alle pendici della catena montuosa. In guerra con il governo ugandese sino ad un decennio fa, oggi i Tepeth hanno accettato l’egemonia di Kampala ed hanno depositato le armi sotto la rossa terra ed allevano con passione mandrie di bovini. Avere la possibilità di conoscere questo popolo è importante per
capire tutto l’orgoglio e l’amore degli africani per il loro mondo, fatto di rispetto per la natura e per l’animale, vi offriranno il loro pasto cerimoniale a base di sangue e latte di mucca, consigliamo vivamente di rifiutare.

  • Visita del sito: 1 giorno e mezzo

  • Spostamenti: Jeep

  • Non abbiate paura di interagire con le persone, la differenza di linguaggio è la parte divertente.

Kidepo National Park

Vivere la selvaggia savana
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Kidepo National Park: chi di noi non ha mai sognato di vivere anche solo per un’ora in un reportage del National Geographic fatto di leoni, elefanti, bufali e savana? Se come noi lo avete desiderato sin da bambini, eccovi nel posto dei vostri sogni. Dopo circa 6 ore di off-road da Moroto, attraversando altipiani, villaggi
Masai e parchi naturali, raggiungerete il Parco Nazionale del Kidepo, il parco più bello dell’Uganda, il più selvaggio e meno turistico dello stato, al confine con il bellicoso Sud Sudan. Non lasciatevi sconfortare dalla difficoltà nel raggiungerlo (per chi vuole ci sono voli interni da Kampala) o dalla zona geopolitica in cui
si trova, possiamo senza dubbio affermare che un viaggio in Uganda senza Kidepo non è la stessa cosa. L’esperienza più incredibile è effettuare il game drive con a disposizione il parco tutto per voi, non ci sono carovane di turisti, solo il vostro ranger e l’Africa. Qui potete ammirare elefanti, bufali, gazzelle, cinghiali africani, coccodrilli, ghepardi, zebre, leoni e struzzi. Se durante la notte, mentre siete al sicuro nei vostri bungalow o tende, sentite i ruggiti dei leoni a caccia non preoccupatevi, anzi, godetevi il momento, il vostro sogno è diventato realtà! Da non perdere l’alba nella Savana ….l’effetto Re Leone è assicurato

  • Visita del sito: 1 giorno e 1 notte

  • Spostamenti: Jeep

  • Teleobiettivo obbligatorio, aguzzate gli occhi e godetevi il momento

Gulu

Capitale Acholi
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Gulu: dopo un periodo di tempo passato ‘’Into The Wild ‘’ nel Kidepo consigliamo di fare tappa intermedia a Gulu per riposare al meglio, il capoluogo della regione Acholi. Questa zona dell’Uganda è stata l’ultima zona ad essere pacificata, infatti sono tristemente famosi i massacri dei ribelli di Koni nei primi anni 2000. Non c’è molto da vedere, importanti sono il Lacor Comboni Hospital, il mercato coperto centrale e la cattedrale della diocesi di Gulu. Da qui in poi finalmente la strada tornerà asfaltata e sarà possibile raggiungere il santuario dei rinoceronti di Ziwa in circa 2h e 30 minuti.

  • Visita del sito: pernottamento

  • Spostamenti: Jeep

  • Consigliamo di sfruttare Gulu come tappa intermedia di uno spostamento altrimenti troppo lungo

Ziwa

Il santuario dei Rinoceronti
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Ziwa è un luogo protetto dove il governo Ugandese, assieme all’UWA (Uganda Wild Authorithy), cerca di incrementare, con ottimi risultati, il numero di rinoceronti in Uganda. Negli anni 70 a causa della scialba gestione dittatoriale di Amin Dada, i rinoceronti si erano completamente estinti. Grazie ad una saggia politica di ripopolamento sono riusciti ad importare e far riprodurre nuovi esemplari, in questo parco protetto, oggi, se ne contano 24. Qui potete tranquillamente, sotto la tutela di un Ranger, fotografare e vedere a distanza di 6 metri il gigante della savana. I più fortunati lo vedranno camminare o in piedi , infatti il rinoceronte passa l’80% del suo tempo sdraiato.

  • Visita del sito: mezza giornata

  • Spostamenti: Jeep e camminata

  • Scarponcini da trekking, acqua per reintegrare i liquidi e crema solare.

Murchison Falls

La potenza del Nilo Bianco
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Murchison Falls: dopo aver lasciato la statale asfaltata che collega Gulu a Kampala inizierà un percorso (circa tre ore) di Off road su terra rossissima, tragitto magnifico per gli amanti dei panorami, poiché passerete in zone montane ricche di villaggi e persone che non smetteranno un secondo di salutarvi, mercati di banane, e la fantastica foresta del Budongo, al termine della quale giungerete finalmente nel parco più conosciuto e più vasto dell’Uganda: Murchinson Falls. Oltre alle cascate da cui prende il nome, di cui parleremo in seguito, nel parco naturale delle Murchinson è possibile, dopo aver oltrepassato il Nilo su una chiatta, vivere diverse esperienze:
Game drive: game drive alla ricerca di Leoni e Leopardi, vedere coccodrilli e ippopotami sulle rive del Nilo oltre alle altre specie note africane. Per gli amanti del bird watching le rarità e le bellezze degli uccelli presenti fanno di questo parco un Must d’eccezione, infatti è uno dei luoghi mondiali dove è altissima la possibilità di vedere il preistorico e alquanto stravagante Shoebill!
Battello Murchinson: all’altezza dell’imbarcadero che trasporta i turisti e le loro jeep all’interno del parco, è possibile prendere il biglietto per la gita su battello (imbarcazioni dai 10 ai 50 posti) da cui poter avere la visuale sulle sponde del fiume, un vero e proprio meeting point delle varie specie animali, esperienza unica. La nave vi porterà a circa 3 km dalle cascate Murchinson: qui infatti il Nilo si restringe sino a 7 metri di larghezza, creando delle cascate naturali impressionanti per bellezza e potenza, considerate da molti come le più belle del mondo.
Hiking Murchinson: una volta terminato il giro in battello si hanno due possibilità: o tornare indietro o scendere e proseguire a piedi sino a giungere a 2 metri dalle cascate. Il percorso non è per nulla impegnativo, mentre la temperatura, vista l’umidità tropicale, renderà l’avvicinamento a tratti estenuante. Una volta giunti sulla riva sarete un tutt’uno con la forza maestosa e imponente dell’acqua. Fate attenzione a non cadere in acqua, non ci sono barriere protettive ed è molto pericoloso, una volta caduti in acqua si viene ritrovati al Cairo!

  • Visita del sito: Tutto il giorno (Game Drive al mattino e Cascate al pomeriggio)

  • Spostamenti: Jeep e Battello

  • Portatevi repellente anti-zanzara e soprattutto anti mosca TZE-TZE, fate buona scorta di acqua

Fort Portal

Ai piedi dei monti della Luna
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Fort Portal: La moltitudine di panorami e microclimi ugandese è incredibile, si può passare dalla Karamoja, arida e desertica, alla savana del nord, dalla pianura mite del centro, al caldo umido della Rift Valley, fino a giungere al verde alpino che, nella zona al confine con il Congo, caratterizza il panorama. Fort Portal è il capoluogo di quest’ultima area nella regione nord-ovest ugandese e, se mai dovessimo abbinare un colore a questo luogo, beh utilizzeremmo il verde: il verde dei pascoli, il verde delle infinite piantagioni di tea, il verde delle sue montagne, esplorate agli inizi del 1900 dal duca degli Abruzzi, infatti è da qui che si parte per il trekking sui monti della luna (Punta Margherita 5109 mt )

  • Visita del sito: Pernottamento

  • Spostamenti: Jeep

  • Ottimo posto tappa per avvicinarsi al parco del Kibale, siamo in prossimità delle montagne, la sera le temperature sono più basse.

Kibale National Park

Nel regno degli Chimapanzee
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Kibale National Park: a circa 35 km da Fort Portal si raggiunge in circa 50 minuti di strada asfaltata il parco naturale del Kibale, questa foresta ospita lo scimpanzé africano, è infatti possibile, grazie ai fantastici ranger dell’UWA entrare in questa fitta boscaglia e ritrovarsi a stretto contatto con diverse famiglie di scimpanzé. Se come noi si è fortunati, si potranno ammirare la fantastica scimmia dalla coda bianca e la scimmia dalla coda rossa, e, esperienza indimenticabile, riuscire ad avvicinare (a meno di 2 metri) un esemplare Alpha di Scimpanzé. Nell’area adiacente agli ingressi vi è una consistente presenza di Babbuini, che con una curiosità sfacciata sbirciano in qualsiasi cesto e si avvicinano, a volte minacciosamente, all’uomo.

  • Visita del sito: Mattina

  • Spostamenti: Jeep e camminata

  • Occhio ai formicai nascosti tra le sterpaglie, ascoltate i consigli delle guide e rimboccate i calzini al di sopra dei pantaloni…. altrimenti: “if you are standing on the hants, get ready to dance, dance, dance” Cit. Guida

Queen Elizabeth National Park

La Rift Valley Ugandese
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Queen Elisabeth Park: Il Queen Elisabeth National Park è il secondo parco nazionale per importanza in Uganda, il nome ovviamente è stato dato in onore della regina Elisabetta d’Inghilterra che venne a visitarlo alla fine della dittatura di Dada. Qui ovviamente potete trovare tutte le specie animali già citate in precedenza, ci troviamo nella Rift Valley africana, dalle alture circostanti è infatti possibile capire cosa sia questa famigerata vallata e quanto sia infinitamente estesa. In questo parco il leone la fa da padrone, infatti è possibile, grazie all’aiuto di un esperto, arrivare a circa 5 mt dai leoni. Alcuni di essi a scopo scientifico e di protezione possiedono un collare radio che, con l’aiuto di un localizzatore, potrà portarvi fino al luogo in cui riposano dopo una nottata di caccia. Il tour inizia presto alla mattina, verso le 06.00.  Poco più in giù nel parco è possibile vedere i leoni dormire sugli alberi, questa zona del parco si chiama Ishasha. Da sottolineare la gita in battello sul canale che unisce i due laghi del parco, una navigata ricca di fauna africana e uccelli dai mille colori, oltre ai fantastici fenicotteri.

  • Visita del sito: 1 o 2 giorni

  • Spostamenti: Jeep

  • Aguzzate la vista e munitevi di binocolo, può sempre servire!

L’impenetrabile foresta del Bwindi

Sulle orme dei Gorilla di montagna

Bwindi Impenetrable Forest: Kerchak, Tarzan, King Kong, la letteratura e il cinema sono pieni di fiabe e racconti che parlano del trittico uomo-gorilla-jungla, stiamo parlando di racconti di fantasia, ma come si sa ogni leggenda che si rispetti mantiene un briciolo di verità. In questo caso la verità è da trovare nell’ ‘Impenetrable Forest of Bwindi”, dove sarà possibile dapprima perdersi tra la vegetazione millenaria della foresta equatoriale e successivamente fare parte per circa un’ora di una famiglia di gorilla, sarete osservati dai loro cuccioli, redarguiti e infine accettati dal capo branco: il Silverback. Con un po’ di fortuna, forse, avrete la possibilità di avvicinare qualche curiosa femmina del branco. Questi animali vivono da sempre sulle montagne tra Uganda e Rwanda, in nessun altro luogo sulla faccia della Terra si può provare questa incredibile avventura, dove si è consapevoli finalmente di far parte del pianeta, di essere ospiti di una razza di mammiferi cosi simile all’uomo e cosi pacifica che vive con leggi che vanno rispettate anche da noi visitatori. Il prezzo dell’entrata è di 600 dollari a persona e va prenotato con lauto anticipo, almeno 8 mesi prima, poiché i gruppi di visitatori per ogni famiglia di gorilla sono di 8 unità. L’escursione dura dalle 2 alle 4 ore e l’avvistamento è assicurato al 90%. L’altitudine media è di circa 2000 metri e il clima è piuttosto alpino. In alcune fasi ci si fa largo nella fitta foresta a suon di machete (“Panga” in Ugandese). Anche questa escursione viene svolta sotto stretto controllo di ranger esperti, non abbiate paura dei serpenti, la prima regola qui in Africa è: “il serpente lo devi cercare bene se vuoi essere morso”

  • Visita del sito: 1 giorno

  • Spostamenti: Jeep e camminata

  • Un minimo di allenamento può aiutare, siate silenziosi e attenti a ciò che vi circonda. Consigliato abbigliamento lungo e guanti.

Lake Bunyonyo

un tuffo profondo 100 metri
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Lake Bunyonyi: a circa 25 minuti di auto dall’ingresso sud del Bwindi esiste un lago magico, incontaminato, senza animali pericolosi in cui è possibile nuotare e rilassarsi tra il verde delle montagne e tra le isole incontaminate che quà e là fuoriescono dall’acqua. Questo antico cratere ormai pieno d’acqua è infatti il secondo lago più profondo del mondo. Prendete la barca e andate in esplorazione, potrete ammirare cormorani, colibrì, aquile, lontre e le storiche isole punitive dove venivano abbandonate senza acqua e cibo le persone accusate di reato. Sulle sponde del fiume per chi fosse interessato, vivono alcuni pigmei, una popolazione che è stata obbligata a lasciare le foreste per stanziarsi sparsi nell’Uganda, senza un vero e proprio scopo di vita. Ad oggi i pigmei sono infatti un grosso problema sociale per l’africa centrale, sembra si stia ripercorrendo ciò che fu per i nativi americani all’arrivo dell’uomo bianco.

  • Visita del sito:mezza giornata

  • Spostamenti: Jeep, Barca e camminata

  • ritagliatevi 15 minuti per fare un tuffo in queste splendide acque. Se volete lasciare un po’ di cibo o medicinali ai pigmei, sarete i ben accetti. Evitate di dar loro soldi che sarebbero spesi in alcool.

Lake Mburo

il paradiso degli erbivori

Lake Mburo: questo è l’ultimo parco che siamo riusciti a visitare, il parco conta un solo esemplare di leone, moltissimi leopardi. Le zebre in quest’area pascolano tranquille e gli ippopotami spuntano dall’acqua in modo molto simpatico. Noi abbiamo avuto la possibilità di dormire presso il centro dei ranger UWA, esperienza molto suggestiva. Tra i parchi naturali ci sentiamo di non raccomandarlo, ma di visitarlo se come noi si è di passaggio.

  • Visita del sito: 1 giorno

  • Spostamenti: Jeep

  • ATTENZIONE: le scimmie attaccano le auto dei turisti in cerca di cibo, una pietra a portata di mano è consigliabile.

Linea delll’Equatore 

questo è l’ombelico del mondo
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Linea dell’Equatore: A circa 70 km da Entebbe vi è il punto virtuale del passaggio Equatoriale, questa grande linea che divide il
mondo tra nord e sud. Suggestivo è l’esperimento che, al costo di circa 150 scellini (3,90 euro), vi verrà proposto, infatti a distanza di circa 10 metri il moto rotatorio dall’acqua, grazie all’effetto Coriolis, cambia a seconda dell’emisfero in cui ci si trova.

  • Visita del sito: piccola sosta lungo il tragitto

  • Spostamenti: Jeep

  • Per chi volesse comprare souvenir per famigliari questo è il luogo adatto per i cliché ugandesi.

Entebbe

Una finestra vista lago
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La citta di Entebbe si sviluppa sul lago Vittoria, non ha molto da offrire anche se dobbiamo sottolineare che i suoi mercati e il suo porto sono posti che si devono assolutamente visitare e, perché no, in cui comprare frutta a volontà da portare a casa. Ananas buonissimi, manghi, frutti della passione e banane. Il costo della frutta è davvero basso per noi occidentali, ma così facendo potrete aiutare l’economia locale e guastare la frutta più buona mai provata.

  • Visita del sito: in funzione del volo di ritorno

  • Spostamenti: Jeep o Boda Boda (taxi a 2 ruote)

  • Assaggiateil pesce TIlapia molto buono assieme alle banane di platano Matoke

Diario di Viaggio

La Giordania è un Paese molto generoso, sempre pronto ad accoglierti e ad offrirti esperienze indimenticabili! E’ sufficiente portare con se tanta curiosità e voglia di avventura…
ma queste sono le prime due cose che noi mettiamo in valigia!

Consigliamo di dedicare almeno una decina di giorni per scoprire tutte le meraviglie di questa terra fantastica!

Ecco come abbiamo fatto noi:

0.2018
Data di partenza
0 Giorni
Durata Viaggio
0
Spesa totale
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